Stimolazione transcranica in corrente continua (tDCS)
La Stimolazione Transcranica in Corrente Continua (tDCS) è un trattamento di neuromodulazione non invasiva, sicuro ed efficace. Dà benefici rapidi e duraturi per la depressione, il disturbo ossessivo compulsivo, le dipendenze patologiche e alcune patologie neurologiche.

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La Stimolazione Transcranica in Corrente Continua (tDCS) è un trattamento di neuromodulazione non invasiva, non doloroso e non farmacologico. Una corrente elettrica continua molto debole agisce stimolando le aree cerebrali, attraverso due elettrodi applicati sulla testa.
La tDCS è una terapia sicura e senza effetti collaterali. Esiste una vasta letteratura scientifica sugli effetti benefici della stimolazione elettrica in una serie di disturbi psichiatrici e neurologici. I benefici della tDCS sono potenziati se il trattamento è integrato con la psicoterapia.
Differenze traTMS e tDCS
Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
La TMS funziona posizionando una bobina magnetica sul capo del paziente, che induce un campo magnetico, trasformato in campo elettrico, che va a stimolare esternamente aree specifiche del cervello associate ai sintomi della depressione, del disturbo ossessivo compulsivo, del craving e di specifici disturbi neurologici. La stimolazione incoraggia le cellule cerebrali a rilasciare naturalmente le sostanze chimiche necessarie per regolare correttamente l'umore.
Per raggiungere benefici a lungo termine, sono necessarie dalle 20 alle 30 sessioni da praticare almeno 2 volte la settimana. Le sessioni si svolgono in ambulatorio, senza anestesia, e non richiedono ricovero ospedaliero. La TMS è indolore, non richiede la somministrazione di farmaci e non ha effetti collaterali.
La TMS è una terapia più conosciuta e applicata della tDCS perché sono state condotte più ricerche scientifiche sui suoi effetti.
Stimolazione Transcranica in Corrente Continua (tDCS)
La tDCS funziona posizionando due elettrodi sul capo del paziente, che, collegati a un dispositivo, emettono una leggerissima corrente elettrica in grado di eccitare o inibire l'attività corticale. La stimolazione in base al voltaggio, alla durata, alla polarità e al posizionamento degli elettrodi, può avere un effetto inibitorio o stimolante, a seconda del sintomo da trattare.
Possibili usi terapeutici della tDCS
tDCS per la Depressione
Diversi studi scientifici hanno osservato una diminuzione dell'attività neuronale nella corteccia prefrontale in pazienti affetti da depressione. Il trattamento con tDCS sull'emisfero sinistro ha dimostrato un miglioramento delle prestazioni cognitive e un effetto antidepressivo in circa 2 o 3 settimane di trattamento. La tDCS può essere integrata alla terapia farmacologica o alla psicoterapia, contribuendo a rinforzare i risultati positivi.
Il livello di evidenza scientifica dimostrata nella cura della depressione è il Livello B (efficacia probabile).
Fonti: Lefaucheur JP et al. 2017, Brunoni AR et al. 2017 Aust S et al. 2015.
tDCS per il Dolore Neuropatico
I pazienti affetti da fibromialgia, emicrania, dolore cronico postoperatorio o neuropatico trattati con la tDCS sulla corteccia motoria riferiscono una riduzione del dolore percepito che si mantiene nel tempo dopo la fine delle sedute di trattamento.
Il livello di evidenza per la fibromialgia è B (efficacia probabile), mentre per il dolore neuropatico degli arti inferiori è C (efficacia possibile).
Fonti: Lefaucheur JP et al. 2017, Przeklasa-Muszynska a et al.2017, Silva AF et al. 2017
tDCS per le Dipendenze Patologiche
Diversi studi dimostrano che esiste una ridotta capacità cognitiva di controllare il craving, cioè il bisogno compulsivo e incontrollabile di assumere una sostanza o di mettere in atto un comportamento, quando si ha una dipendenza patologica. Tale ridotta capacità cognitiva di controllo si riflette in una variazione nell’attività della corteccia prefrontale dorsale (DLFPC). Stimolando la DLFPC con la tDCS, è stata dimostrata una riduzione del craving.
Il livello di evidenza scientifica dimostrata per i disturbi da dipendenza è B (efficacia probabile).
Fonti: Lefaucher JP et al. 2017, Klauss J et al. 2018, Coles ADS et al. 2018, Batista E et al. 2015.
tDCS per i Deficit Cognitivi
In pazienti con deficit cognitivi si osservano spesso prestazioni cognitive compromesse, tra le quali la memoria, l'attenzione, le funzioni esecutive, le funzioni spazio-percettive. La combinazione della tDCS con terapie di riabilitazione neurocognitiva può migliorare l'attenzione e la memoria in modo rapido ed efficace. Attraverso la stimolazione delle aree danneggiate o intatte, infatti si osserva un rafforzamento delle connessioni sinaptiche.
Il livello di evidenza per deficit cognitivi è C (efficacia possibile).
Fonti: Lefaucher JP et al. 2017, Ruf SP et al. 2017, Mattioli F et al. 2016, Sacco K et al. 2016.
tDCS per Post-Ictus
Disturbi Motori
Un ictus spesso danneggia le aree motorie di un emisfero. L'emisfero intatto cerca di compensare i deficit dell'altro, aumentando la propria attività. Questo a lungo andare compromette la rigenerazione dell'emisfero danneggiato. La tDCS è in grado di inibire l'attività dell'emisfero intatto e di stimolare l'attività dell'emisfero danneggiato, ripristinando gli equilibri d controllo di entrambi gli emisferi.
Afasia
L'ictus può provocare disturbi della produzione del parlato o della comprensione del linguaggio, noti come afasie. La tDCS applicata sull'area cerebrale implicata (area di Broca) migliora la produzione del linguaggio.
Disfagia
Dopo essere state colpite da ictus, si stima che il 50% delle persone abbia difficoltà acute di deglutizione e il 25% soffra di disfagia cronica. La tDCS migliora a lungo termine la deglutizione.
Il livello di evidenza per disturbi motori, per afasia e per disfagia è C (efficacia possibile).
Fonti: Darko R e Flöhen A 2018, Suntrup-Krueger S et al. 2018, Lefaucher JP et al. 2017, Ruf SP et al. 2017, Mainzer M et al. 2016, Suntrup S et al. 2013, Brunelin J et al. 2012.