Dipendenze patologiche
Grazie ai progressi della ricerca neuroscientifica e delle tecniche di neurostimolazione, oggi esistono opzioni terapeutiche efficaci e sostenibili per il trattamento delle dipendenze patologiche.

Si stima che quasi il 3% della popolazione mondiale abbia una dipendenza patologica dall'alcol o da sostanze stupefacenti. In alcuni paesi, come negli Stati Uniti d'America e in Europa orientale, la percentuale arriva al 5%, toccando più di un soggetto su venti.
In Italia sono circa 130.000 le persone dipendenti da sostanze assistite nel 2020 dai Servizi pubblici per le Dipendenze, per l'86% uomini. Anche a livello globale, la dipendenza da alcol o droghe è due volte più comune negli uomini che nelle donne.
Cosa sono le dipendenze patologiche?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la dipendenza patologica come una condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione.
Oltre alle dipendenze da sostanze, esistono anche le dipendenze comportamentali, che riguardano comportamenti problematici come il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, la new technologies addiction (dipendenza da internet, social network, videogiochi, televisione, ecc.), diverse nelle manifestazioni cliniche ma per molti aspetti correlate sul piano eziologico e psicopatologico.
La dipendenza da sostanze stupefacenti ha un importante impatto sociosanitario, con conseguenze sull'ordine pubblico e sulla spesa sanitaria e sociale. Le conseguenze negative sulla salute possono essere dirette, e derivare dagli effetti farmacologici della sostanza e dalla via di assunzione, o indirette, come epatite B e C, AIDS, disturbi del sistema nervoso centrale. A queste si aggiungono conseguenze sociali legate a comportamenti illegali, violenze, incidenti, isolamento sociale.
Come agiscono le sostanze e fasi della dipendenza
Azione rapida
Le sostanze stupefacenti agiscono molto rapidamente all'interno dell'organismo.
Effetto piacevole
Le sostanze psicoattive agiscono sul cervello sfruttando il circuito dei neuroni responsabili del piacere. Per questo l'effetto piacevole che si prova è difficilmente ripetibile con altre modalità, sia per qualità sia per intensità.
Assefuazione
L'organismo sviluppa una progressiva tolleranza alle sostanze dopo somministrazioni ripetute. L'assuefazione si verifica quando una data dose di sostanza produce un effetto minore di quello ottenuto alla prima somministrazione, oppure quando si debbano utilizzare dosi maggiori per ottenere gli effetti iniziali.
Dipendenza
La dipendenza si sviluppa quando si diventa incapaci di interrompere o diminuire l'assunzione della sostanza stupefacente.
Craving
Il craving indica il bisogno incontrollabile di assumere la sostanza stupefacente, spesso accompagnato da una ricerca compulsiva della sostanza.
Astinenza
L'astinenza indica l'insieme di effetti indesiderati e spiacevoli, sia fisici che psichici, che si scatenano quando si diminuisce o si sospende l'uso della sostanza stupefacente.
Sintomi di dipendenze patologiche
Sintomi a cui prestare attenzione se si sospetta di avere un problema di dipendenza:
Tipi di dipendenze patologiche
Alcolismo
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'abuso di alcol provoca ogni anno circa 3 milioni di morti e rappresenta il terzo fattore di rischio per lo sviluppo o l'aggravamento di altre patologie. Sono quasi 600.000 gli alcoldipendenti in Italia, dei quali solo il 10% in carico ai servizi sanitari.
Dipendenza da cocaina
Secondo l'EMCDDA, la cocaina è lo stimolante illegale più consumato in Europa. L'Italia è il quarto stato europeo per consumo di cocaina. Ciò che contraddistingue la dipendenza da cocaina è il craving, che è tra i più potenti e recidivi.
Dipendenza da farmaci
L'abuso di farmaci può condurre alla dipendenza. I farmaci più spesso oggetto di abuso sono gli antidolorifici e gli psicofarmaci, ad effetto sedativo e ansiolitico o stimolante.
Gioco d'azzardo patologico
Il gioco d'azzardo patologico (GAP) rientra tra le dipendenze comportamentali. Il giocatore patologico arriva spesso a indebitarsi e\o a compiere azioni illecite per procurarsi il denaro da giocare, mettendo a rischio la propria condizione economica e sociale. Nei casi in cui il GAP sia associato a un Disturbo Ossessivo Compulsivo, può risultare efficace un trattamento combinato con Psicoterapia e TMS.
Shopping compulsivo
Lo shopping compulsivo rientra tra le dipendenze comportamentali e consiste nel bisogno incontrollabile non tanto dell’oggetto che si desidera acquistare quanto del gesto stesso dell’acquisto. Nei casi in cui lo shopping compulsivo sia associato a un Disturbo Ossessivo Compulsivo, può risultare efficace un trattamento combinato con Psicoterapia e TMS.
Altre dipendenze comportamentali
Tra le dipendenze comportamentali rientrano la dipendenza da pornografia, da internet, da oggetti tecnologici (smartphone, PC, tablet), da gaming, da lavoro. Nei casi in cui le dipendenze comportamentali siano associate a un Disturbo Ossessivo Compulsivo, può risultare efficace un trattamento combinato con Psicoterapia e TMS.
Tabagismo
Il tabagismo è l'abitudine di fumare tabacco in maniera costante e prolungata. Il tabagismo è responsabile di danni a numerosi organi e tessuti del corpo umano. Un consumatore abituale di tabacco quando smette di fumare può sviluppare una sindrome da astinenza da nicotina che porta alla comparsa di vari sintomi fisici e psicologici.
Terapie per le dipendenze patologiche
Farmacoterapia per le dipendenze patologiche
La farmacoterapia è utilizzata soprattutto nelle fasi di intossicazione acuta, nell'astinenza, nella terapia di mantenimento, nella prevenzione delle ricadute, nel trattamento del craving e nel trattamento di patologie psichiatriche pre-esistenti o conseguenti allo sviluppo della dipendenza.
I farmaci possono avere effetti collaterali legati sia all'interazione con l'organismo, sia all'utilizzo che ne fa la persona dipendente. Inoltre, i farmaci utilizzati come sostitutivi nelle fasi di astinenza acuta o mantenimento e gli psicofarmaci possono creare a loro volta assuefazione e dipendenza. Il trattamento della tossicodipendenza è complesso e richiede un approccio multidisciplinare con interventi psicologici e sociali, anche vero i familiari e i caregivers, oltre che farmacologici.
Psicoterapia per le dipendenze patologiche
La psicoterapia è utile nel trattamento delle dipendenze patologiche, soprattutto comportamentali. La psicoterapia indaga le cause psicologiche alla base del comportamento dipendente, aiutando la persona a maturare più consapevolezza di sé e ad adattarsi alle circostanze difficili. Grazie alla psicoterapia, chi soffre di una dipendenza patologica può riacquistare un senso di fiducia e una migliore prospettiva o resilienza per affrontare le sfide quotidiane.
Per alcune tipologie di dipendenza la psicoterapia da sola potrebbe non essere sufficiente. Nel caso del craving da cocaina, per esempio, le cause biologiche della dipendenza in pochissimo tempo arrivano a prevalere su quelle psicologiche o psichiatriche. Per ottenere effetti più rapidi, la psicoterapia può essere integrata con i trattamenti di neurostimolazione, come la TMS, che agendo sulle cause biologiche del craving può contribuire ad aumentare i progressi e ad accelerare il recupero.
Stimolazione Magnetica Transcranica per il craving
Ricerche recenti hanno rilevato, in alcuni soggetti con diagnosi di dipendenza, delle alterazioni nelle funzioni della corteccia dorso laterale prefrontale (DLPFC). Quest’area cerebrale è coinvolta nei processi decisionali, nel controllo delle emozioni e nella gestione dei comportamenti associati al rischio.
La regione DLPFC sembra essere il sito privilegiato di attivazione primaria nella TMS, vale a dire l’area in cui è focalizzata la stimolazione. La TMS agisce su questa regione cerebrale, modificando a lungo termine le vie nervose nelle quali sono mediati i processi emotivi e motivazionali al centro dell’uso compulsivo di una sostanza. Il potenziamento della zona cerebrale trattata ristabilisce il funzionamento del meccanismo della ricompensa e della neurotrasmissione mediata dalla dopamina, entrambi compromessi dall’uso delle sostanze.
La TMS ha dimostrato un'elevata efficacia soprattutto sul trattamento del craving da cocaina. Gli obiettivi terapeutici della terapia con TMS sono il potenziamento dei meccanismi di autocontrollo e inibizione dell’impulsività, il ripristino dei normali livelli di funzionamento del sistema della ricompensa e della dopamina e l’inibizione dell’attività dei sistemi cerebrali che mediano il desiderio della sostanza.
Come può la TMS aiuta con le dipendenze patologiche?
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è una tecnica di neuromodulazione con rapidi effetti anti craving in circa 30 sedute. Indicata per gli adulti (dai 18 anni in su) che cercano un trattamento non farmacologico per il craving, soprattutto da cocaina, la TMS regola l'attività delle reti cerebrali coinvolte nei processi decisionali, nel controllo delle emozioni e nella gestione dei comportamenti associati al rischio. Seguendo i protocolli leader di neurocare che combinano la TMS con la Psicoterapia, gli studi dimostrano che le persone affette da craving da cocaina sperimentano effetto positivi a lungo termine.
